Con infortunio sul lavoro si intende una lesione, avvenuta durante il lavoro, provocata da una causa violenta, che porta alla morte della persona o ad una menomazione parziale o totale della capacità lavorativa.
Sono considerati infortuni sul lavoro anche quelli dovuti a responsabilità del lavoratore stesso (a eslcusione di alcune eccezioni). Si parla sempre di infortunio sul lavoro anche nel caso di “infortunio in itinere”, cioè capitato al lavoratore nel percorso compiuto per recarsi al lavoro o tornare alla propria abitazione.
Quali sono i risarcimenti per un infortunio sul lavoro o una malattia professionale invalidante?
- Per menomazioni permanenti inferiore al 6% è prevista una franchigia e non è dovuto alcun indennizzo da parte dell’INAIL
- Se il grado di menomazione varia tra il 6% e il 15% viene erogato un indennizzo del danno biologico in un’unica soluzione, secondo specifiche Tabelle aggiornate (D.M. 45/2019)
- Se la menomazione permanente ha entità tra il 16% e il 100% è prevista una rendita vitalizia, sempre secondo specifiche Tabelle di coefficienti aggiornate ogni 5 anni (art. 39 DPR 1124/1965).
In caso di morte del lavoratore, l’INAIL versa agli aventi diritto una rendita o un contributo una tantum.
Che differenza c’è con un normale infortunio o una malattia avvenuti fuori dal lavoro?
Nel caso di infortunio sul lavoro, la persona ha diritto a percepire una retribuzione da parte del proprio datore di lavoro e dell’INPS in base a determinate regole. In sostanza, anche se succede qualcosa puoi comunque percepire uno stipendio (oltre all’indennizzo per danno biologico, una tantum o a vita).
Mentre se l’infortunio avviene fuori dal lavoro non sono previsti indennizzi INPS e per l’assenza dal lavoro non è prevista una regolare retribuzione.
Al contrario di come si possa pensare, non è affatto improbabile farsi male fuori dagli orari lavorativi…
Se moltiplichiamo 200 giorni lavorativi (di 1 intero anno) per 8 ore di lavoro giornaliere, vediamo che lavoriamo 1.600 ore in 1 anno. Se rapportiamo questa cifra alle 8.760 ore globali di 1 anno, vediamo chiaramente che passiamo al lavoro solamente il 18,26% del nostro tempo.
Quindi ci sono maggiori probabilità che ci accada qualcosa fuori dal lavoro, nel rimanente 81,74% del tempo.
In casi di infortunio o malattia, che ti costringono ad allontanarti dal lavoro e a fare a meno di uno stipendio, puoi ricevere degli aiuti statali?
Per ricevere un indennizzo da parte dello Stato di € 291,69 devi avere un’invalidità riconosciuta maggiore del 74%.
Nel caso in cui l’invalidità sia totale, dove la capacità lavorativa viene a mancare, è prevista un’indennità pari a € 525,17.
Sostanzialmente, se accade qualcosa fuori dal lavoro (quindi durante più dell’80% del nostro tempo) che ci impedisce di tornare a lavorare e percepire un reddito, dobbiamo riuscire a mantenerci con contributi statali che sono insufficienti anche a ripagare uno stile di vita minimo.