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La Storia di SuperSerenità di Luisa

“Sono serena, perché posso contare sempre su queste piccole e grandi certezze.”

IL MAGLIONE DI NATALE

Ogni inverno, quando calava la sera, accendevamo il caminetto del salotto. Poco più distante, l’albero di Natale si riempiva di luci a intermittenza.

Negli addobbi lucenti si riflettevano le scene di vita quotidiana, avvolte dal calore e da un’atmosfera magica. Quella che senti solo in questo periodo dell’anno.

Da piccolo mi incantavo a vedere mia nonna che lavorava a maglia sulla sua poltrona di pelle. Le è sempre piaciuto sferruzzare in previsione del Natale. Non c’era gioia più grande per lei di poter regalare a figli e nipoti le sue splendide creazioni. 

La mattina di Natale ci riempiva tutti di maglioni, coperte e sciarpe di soffice lana colorata.

Mio padre è sempre stato l’occhio diritto della nonna, che ogni anno riservava per lui la creazione meglio riuscita.

Tuttora mio padre indossa quei maglioni. Sono un bel ricordo della nonna e poi sono l’ideale per le fredde giornate invernali. “Mi fanno così caldo quando sono in bottega!”, ripete sempre. 

Pensare che proprio un maglione della nonna lo ha salvato, mi sembra una cosa incredibile!

Eh sì! Mio padre fa il falegname. Per lui, come per la nonna, è bellissimo poter creare qualcosa di suo e donarlo agli altri. 

Solo che non impiega gomitoli di lana, ma grosse assi di legno. E invece di usare i ferri da maglia, ha a che fare con seghe circolari e troncatrici.

L’altro giorno il babbo è tornato a casa con il maglione tutto strappato. Era quello a strisce rosse e verdi. Il suo preferito.

“Che hai fatto?” gli domando.

 “Lascia stare guarda…tu ti potevi ritrovare con un babbo monco!”.

La manica del maglione gli si era impigliata nell’ingranaggio di un macchinario. In un batter d’occhio gli ha risucchiato la manica intera, strappando tutto il tessuto.

Per fortuna mio padre quel giorno indossava proprio un maglione della nonna! La lana, essendo morbida, gli aveva permesso di tirare subito via la mano.

“Se avessi indossato il camice da lavoro, quella macchina mi avrebbe stritolato la mano. E sai, un falegname che lavora senza mani non s’era mai visto!”.

Il babbo aveva proprio ragione. Se la storia fosse andata a finire male non avrebbe più potuto svolgere il suo lavoro. 

“Non scherzare! Se tu smetti di lavorare te come si fa a mandare avanti la famiglia?” gli ha replicato subito la mamma con tono scherzoso.

“Per quello non ti preoccupare, ho già pensato a tutto. Tu puoi stare serena. 

Più che altro mi preme tenermi attaccate tutte e due le mani alle braccia!”.  Per fortuna ci ha pensato la nonna. Anche quest’anno ci ha fatto un bel regalo. 

Con uno dei suoi maglioni ci ha dato di nuovo la possibilità di passare un Natale felice!

Luisa

Articolo informativo ai fini della vendita. Per informazioni rivolgersi in Agenzia.