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Domenica pomeriggio stavo giocando a Nintendo con Francesco.
(Ebbene sì, ti racconto un segreto, mi piace giocare a Super Mario con i miei figli 🙂 )
Arrivati a fine gara Francesco mi fa una domanda molto interessante.
Le monete virtuali guadagnate durante il gioco gli avevano fatto venire in mente un argomento di cui avevamo già parlato: il risparmio.
F: «Sai Babbo, sul Risparmio mi hai incuriosito.
Ti volevo domandare una cosa. Se decido di portare i soldi da te…mi costa?»
G: Caro Amore mio, poni la domanda nella maniera sbagliata.
F: Perché?
G: Per avere un costo puoi anche non avere alcun risultato.
In realtà la domanda corretta è: per aver il risultato che speri qual è il costo che devi sostenere?
Seguimi bene, voglio farti un esempio semplice per farti capire questo concetto.
Se la macchina ti si ferma che fai?»
F: «Vado dal meccanico.»
G: «E perchè?
Hai preso anche la patente da poco e se non mi sbaglio nell’esame c’era una parte dedicata ai motori.»
F: «Babbo, ma io so poco dei motori.»
G: «Ok Francesco, ma potresti prendere un manuale, informarti di più e poi provare a ripararla.
Così puoi evitare di andare dal meccanico e riesci a risparmiare.»
F: «Sì, è vero, ma onestamente babbo non mi sentirei per niente tranquillo ad andare in giro con una macchina riparata da me.
Avrei sempre la preoccupazione che si possa fondere alla prima curva o ancora peggio che possa capitarmi qualche incidente.»
G: «Quindi perchè vai dal meccanico?»
F: «Perché è il suo lavoro. Sono sicuro che sa quello che fa. Ogni giorno si preoccupa di riparare motori.
Una volta che ha riparato la macchina mi sento tranquillo. Ho la sicurezza di poterla guidare serenamente.»
G: «E quando porti l’auto dal meccanico cosa stai pagando?»
F: «Pago il fatto che posso andare a giro tranquillamente senza la preoccupazione che succeda qualcosa alla macchina.»
G: «Allora Francesco voglio farti riflettere sulla domanda che mi hai fatto.
Mi hai chiesto se portare i risparmi da me ha un costo.
Proviamo a cambiare punto di vista…»
F: «Ok babbo.»
G: «Perché gestire il denaro ha dei costi?
Per governare i Risparmi in maniera seria e serena, dobbiamo conoscere attentamente tutti i rischi che ogni operazione comporta.
Ti ricordi del rischio? È una cosa che ho avuto modo di spiegarti più volte.
È inutile far finta che non esistano rischi.
In qualsiasi maniera tu decida di collocare i tuoi risparmi, i rischi ci sono.
La cosa importante non è far finta che non esistono, ma saperli gestire.
Ed è proprio su questo punto che ci giochiamo la partita.
Seguimi attentamente. Voglio farti fare alcune valutazioni importanti.
Se lasci i tuoi risparmi su un conto corrente, ti assumi qualche rischio?»
F: «Babbo, mi viene da dire di no.
Poi penso anche che, avendoli sempre lì, posso prenderli quando voglio.»
G: «Vedi Francesco, questo è un errore comune, che in molti fanno.
Questo modo di pensare è anche detto “ancoraggio”, perché ci rifacciamo ad esperienze che ci sono familiari, che conosciamo. Ed a queste ci ancoriamo, facendole diventare il nostro punto di riferimento.
Queste valutazioni errate possono essere un problema bello grosso.
Facciamo l’esempio sul conto corrente, su quelle valutazioni che sicuramente non hai fatto:
- È vero che esiste un fondo di garanzia che dovrebbe coprire tutti i depositi (escluso quelle delle Poste) fino a € 100.000, ma è altrettanto vero che questo fondo garantisce € 557 Miliardi quando la dotazione finanziaria reale che ha è di solo € 64 Milioni.

Capisci da solo che è un importo estremamente piccolo rispetto a quanto si trova realmente a dover garantire.
È facile dedurre che il fondo di garanzia è insufficiente per coprire, banalmente, anche i depositi di una piccola realtà…
- Hai detto che i tuoi Risparmi li puoi prelevare quando vuoi.
Ma non è così!
La liquidità che ha la Banca non è pari ai soldi che sono stati versati sui conti correnti, ma è molto inferiore. Si va dal 10% al 30% dei depositi.
Questo è il motivo principale per cui in Grecia, o a Cipro, le persone facevano la fila alla banca sperando, invano, di poter prelevare qualcosa dai propri conti…
- Devi riuscire a capire quanto è solida la banca in cui hai depositato il tuo denaro.
Ma non per sentito dire.
Il sentito dire non è una sicurezza.
Devi verificare i numeri che ti indicano la solidità patrimoniale.
- Oltre a tutto questo devi capire come i fattori esterni possono influenzare gli eventi.
Mi spiego meglio.
Quando si hanno dei risparmi in un istituto bancario è importante sapere quanti titoli di stato sono detenuti dalla banca stessa.
Perché se i titoli di stato vengono rinegoziati (anche in funzione della normativa Cacs), la banca si potrebbe trovare con una riduzione drastica del patrimonio.
E questo deficit diventerebbe un problema bello grosso per te e i tuoi risparmi.

Forse non ci avevi mai pensato a questi punti.
E queste sono solo alcune valutazioni, ma in realtà ce ne sarebbero molte altre da fare.
La valutazione del rischio è una questione molto seria e richiede tempo e competenze.
Un po’ come il meccanico, che ogni volta che aggiusta un motore ci impiega giornate di lavoro e mette in campo tutta la sua esperienza.
Te magari pensavi di tenere i tuoi soldi sul conto corrente, di accontentarti di non guadagnare, anzi di rimettere i costi dell’inflazione, che nel 2017 era pari all’1,23%.
Credevi che questo sarebbe stato sufficiente.
È chiaro che puoi tenere anche dei soldi sul conto corrente, ma non può essere la soluzione principale per conservare i tuoi Risparmi. E magari pensare di farlo anche senza assumersi alcun rischio.»
F: «Babbo, sinceramente mi viene voglia di mettere tutti i soldi sotto al materasso, ma so già che hai valide argomentazioni per quantificarmi il rischio che mi sto accollando, quindi evito…»
G: «Ahahah, mi fai ridere.
Tu puoi fare tutto ciò che vuoi. Sei libero di cercare di proteggere i tuoi soldi come meglio credi, ma devi farti delle domande:
- Ho valutato realmente tutti i rischi che corrono i miei Risparmi?
Ed ancora:
- Qual è il livello di rischio che voglio assumermi?
Comunque Francesco non devi preoccuparti, non sei l’unico ad essere in difficoltà a fare queste valutazioni.
Non sono questioni di facile comprensione e spesso non vengono nemmeno semplificate per farle risultare più comprensibili.
Per fortuna le persone hanno iniziato a cambiare opinione sui rischi che corrono.
Infatti con l’introduzione del Bail-in, in atto dal 1° gennaio 2016, si riversa prima all’azionista, poi all’ obbligazionista e infine al correntista il probabile dissesto della banca.
D’altronde le persone comuni, i risparmiatori, non hanno colpa. La colpa è del sistema che non informa in maniera trasparente.
Purtroppo veniamo da una cultura che ci ha portato a pensare che bastasse solo portare soldi in banca per stare tranquilli, ma poi ci siamo accorti tutti che non è così.
F: «Cavolo babbo, sinceramente non avrei mai pensato a quante implicazioni ci sono legate ad un conto corrente.
E quindi come potrei fare?
A questo punto su che basi posso scegliere l’interlocutore giusto per proteggere i miei Risparmi?»
G: «Per scegliere devi aver chiare 2 cose fondamentali:
- Hai bisogno di un mediatore umano!
Un mediatore che si interpone tra i tuoi desideri, le paure che hai, e un mondo totalmente razionale, come quello del rischio e del risparmio.
Perché una singola persona, pur razionale, preparata e colta che sia, non riesce a gestire le tensioni del rischio e i cambiamenti del sistema.
Serve una figura umana esperta che possa farti comprendere, che ti tuteli e che sia di appoggio per aiutarti a gestire i suoi risparmi.
- Il gestore, cioè colui che prende fisicamente i tuoi soldi e li gestisce per te, deve avere una presenza internazionale.
I gestori che ti vengono presentati dal tuo mediatore devono obbligatoriamente essere presenti in tutto il mondo.
Con presenza intendo essere sul territorio in cui decidono di investire e di cui conoscono ogni aspetto.»
F: «Babbo, ma perché il gestore dei miei Risparmi deve essere presente in tutto il mondo?»
G: «Francesco, perché la prima regola per gestire al meglio i propri rischi è la DIVERSIFICAZIONE.
E così la presenza nei mercati in cui opera il tuo gestore diventa veramente indispensabile.»
F: «Che vuol dire Babbo?»
G: «Come avrai intuito da quanto ti ho già detto, collocare il tuo Risparmio in unico modo non va mai fatto.
Questo vuol dire diversificare: distribuire il tuo Risparmio in maniera diversa.
Ma attenzione, pensare di poter diversificare i denaro investendo in prodotti che investono solo in Italia è una follia pura.
Facendo così ti assumi un rischio concentrato su una sola nazione, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Pensa che l’Italia è il 3° paese al mondo per debito pubblico.
Lo precedono solamente gli Stati Uniti e il Giappone, ma capisci che in confronto a noi sono dei colossi.
Noi, così piccini, abbiamo un debito enorme, pari a 2.256 Miliardi di euro (dato aggiornato a dicembre 2017).
Questo incide molto sulla nostra economia.
Quindi la prima regola per diminuire il rischio sui tuoi Risparmi è di diversificarli a livello internazionale.
Non solo. Ormai il mondo è totalmente interconnesso.
Questo significa che qualsiasi cosa che accade in posti diversi dai nostri si può ripercuotere su di noi e di conseguenza su come hai collocato i tuoi soldi.
Basta guardare come decisioni o avvenimenti in altri parti del mondo si riflettono su qualsiasi mercato.
Pensa al crollo delle torri gemelle e di come quell’evento ha avuto conseguenze in molti paesi del mondo, compresa l’Italia.
Bene.
Adesso hai capito perché è fondamentale diversificare i tuoi Risparmi in altri mercati.
E come può un gestore investire in paesi lontani senza essere presente su quel territorio specifico?
Cerco di farti capire meglio.
Seguimi bene.
Ti faccio un esempio.
Se ti do la disponibilità economica per comprare 10 case nel mondo, che possono darti una minima resa, cosa fai?»
F: «Babbo, mi sembra un pò difficile.
Forse andrei su internet a cercare delle case in vendita a giro per il mondo, ma poi mi verrebbero mille dubbi.
Mi posso immaginare che un posto cambia molto da un altro. E quindi sarebbe necessario andare a visitare ogni casa e conoscere direttamente lì sul posto come è il mercato…»
G: «Bravo, vedi quanto è importante avere una presenza capillare internazionale.
Già comprare una casa a Pescia o a Lucca cambia completamente…e ci sono solo 16 km di distanza.
Se non conosci il mercato in cui operi come fai a capire se l’operazione che stai facendo è quella corretta? Come puoi valutare attentamente il rischio di quel mercato?
È chiaro che tutto ciò implica avere un’organizzazione solida di professionisti in tutto il mondo, che valuta costantemente le dinamiche e i rischi che possono esserci su ogni singolo mercato.
Quando io propongo ai miei clienti di affidare il loro denaro ad una compagnia coma Allianz
– che ha 140.000 dipendenti in 70 paesi del mondo proprio per dare concretezza e serenità agli 86 milioni di clienti che gestisce e con un un patrimonio gestito di € 1.770 miliardi –
è perchè prendo molto sul serio i loro Risparmi!»
F: «E tutto questo ha un costo?»
G: «Certo che ha un costo. Caro Francesco, ma hai sempre un’alternativa»
F: «Quale?»
G: «Provare a fare da te solo l’intermediario e magari contemporaneamente anche il gestore. E poi devi incrociare le dita e sperare che vada tutto bene.
Ora hai capito meglio?»
F: «Sì Babbo, è un punto di vista che non avevo valutato.
Così come serve un meccanico esperto per riparare la macchina e garantirti serenità alla guida, serve anche qualcuno che abbia le competenze e la capacità per gestire i tuoi Risparmi.
Altrimenti puoi rischiare di ritrovarti all’improvviso con il motore fuso o con brutte sorprese con i tuoi risparmi..»
G: «Bene Francesco, spero che tutto ciò che ti ho detto ti possa tornare utile quando sarai più grande.
Ora però torniamo a giocare al Nintendo, che voglio la rivincita.»
Ci sono due tipi di serenità, quella superficiale e quella profonda.
Quella che possiamo vedere è la serenità superficiale: mi sveglio, lavoro, torno a casa, mangio, dormo.
Un evento imprevisto, che va oltre la quotidianità, ti rende completamente vulnerabile, perché il danno economico che dovrai sopportare farà crollare all’improvviso tutto il tuo universo.
La SuperSerenità ti rende libero dalla preoccupazione di cosa ti riserva il futuro…perché hai sempre un porto sicuro dove approdare in caso di tempesta.