Lo stato di Non autosufficienza di una persona indica l’incapacità a svolgere autonomamente, anche in parte, le funzioni essenziali della vita quotidiana.
Una persona non autosufficiente necessita di un supporto materiale costante e duraturo nel tempo, di intensità variabile a seconda delle condizioni del soggetto.
Si può diventare non autosufficienti per infortunio (ad esempio a causa di un incidente), per malattia o semplicemente invecchiando. Infatti il rischio della non autosufficienza aumenta con l’avanzare dell’età.
La non autosufficienza è da non confondere con l’invalidità, ovvero la difficoltà a svolgere alcune funzioni a causa di una menomazione o di un deficit fisico, psichico o intellettivo.
L’invalidità non è connessa alla non autosufficienza, in quanto tali difficoltà non determinano necessariamente l’impossibilità a svolgere le normali funzioni quotidiane.
Ad esempio un soggetto che ha perso la funzionalità di un braccio può avere una determinata percentuale di invalidità, ma lo stesso è in grado comunque di svolgere autonomamente molte funzioni essenziali.
In ambito assicurativo, la mancanza di autosufficienza viene determinata con il metodo delle Activities of Daily Living (ADL). La persona non è in grado di compiere in maniera autonoma, e quindi necessità dell’aiuto di un’altra persona, le seguenti attività:
- lavarsi: il soggetto deve essere lavato, pettinato ed eventualmente rasato da un’altra persona, non essendo in grado di eseguire i movimenti del corpo necessari.
- vestirsi e spogliarsi: non è in grado di vestirsi o svestirsi senza l’aiuto di un’altra persona, nonostante l’uso di abiti idonei.
- alzarsi e mettersi a letto: non è in grado di recarsi a letto o di lasciare il letto senza l’aiuto di un’altra persona.
- muoversi nella stanza: nonostante l’utilizzo di stampelle o di una sedia a rotelle, necessita dell’aiuto di un’altra persona per la propria mobilità
- alimentarsi: non è in grado di mangiare e di bere senza l’aiuto di un’altra persona
- capacità di controllo della continenza: non è autonomamente in grado di espletare le normali funzioni fisiologiche e tutti gli atti di elementare igiene personale.
La misura minima delle ADL mancanti per la definizione di non autosufficienza può variare da contratto a contratto.
La non autosufficienza viene riconosciuta anche se il bisogno deriva da un deterioramento cognitivo e non solo fisico, ovvero anche quando si è fisicamente capaci ma bisogna essere stimolati a compiere un gesto.
Il nostro ordinamento giuridico prevede un’indennità, a seguito di una valutazione delle condizioni di salute della persona.
L’indennità di accompagnamento viene erogata su domanda a favore dei soggetti mutilati o invalidi totali (invalidità del 100%) per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
Spetta a tutti i cittadini in possesso dei requisiti sanitari residenti in forma stabile in Italia, indipendentemente dal reddito personale annuo e dall’età.
L’importo di tale indennizzo per il 2023 è pari a 527,16 euro mensili (per dodici mensilità).
Tale sostegno si dimostra però insufficiente a coprire, anche in parte, le spese della non autosufficienza a carico delle famiglie, che vanno da un minimo di 2.000€ mensili, fino a superare i 4.000€