“Giancarlo, mi è arrivata una raccomandata dove mi chiedono 465.525,00 Euro. Io e Marco siamo quasi svenuti! Cosa dobbiamo fare?”
Ecco Marta.
Marta è una donna meravigliosa, pienamente dedita ai suoi 2 figli, cerca sempre di occuparsi di tutto ciò che riguarda la sua famiglia, per aiutare più possibile Marco, suo marito, un uomo sensibile e molto impegnato al lavoro con turni impegnativi.
Ho conosciuto prima Marta: una persona molto attenta e desiderosa di vivere una vita serena, libera dalle preoccupazioni quotidiane.
Marta è sempre molto scrupolosa. È consapevole che l’incertezza per il futuro è ormai totale. Questo pensiero era diventato per lei una costante, il primo del mattino e l’ultimo della sera.
“Giancarlo, l’altro giorno una mamma dell’asilo ha accusato un bambino di aver fatto male a suo figlio. Ha anche fatto denuncia.
Io ho due figli piccoli e ho paura che possano combinare qualcosa. Sono bravissimi, ma insomma, si sentono tante storie. Se penso a tutto ciò che può succedere a qualcuno della famiglia, non sono tranquilla.
Facciamo una vita semplice, siamo una comune famiglia media. Se dovesse succederci qualcosa non abbiamo certo le risorse economiche per proteggerci”.
Questa paura per il futuro le provocava un forte malessere e la preoccupava. Era una paura indefinita, alla quale non riusciva a dare un volto preciso.
L’incertezza la immobilizzava, facendola sentire bloccata quando pensava al futuro suo e della sua famiglia.
Cercava di ritrovare un po’ di energia dalle piccole gioie quotidiane: una pizza fuori con gli amici, qualche nuovo acquisto per la casa, una seduta dal parrucchiere, dei pensierini per i figli…
Ma spesso, niente era sufficiente, nemmeno per darle un po’ di sollievo temporaneo. Erano tutte gioie passeggere. Anzi, Marta si sentiva quasi in colpa a spendere soldi per cose così semplici.
Si poneva sempre la stessa domanda: “E se dovesse capitare un imprevisto come possiamo fare?”
Insieme, io e Marta abbiamo fatto un’attenta valutazione di tutti gli eventi che avrebbero potuto mettere in difficoltà lei e la sua famiglia.
Durante i nostri incontri, Marta si è mostrata sempre molto appassionata. Faceva tante domande, cercava di comprendere ogni dettaglio. Voleva capire bene come potersi liberare dal peso delle sue preoccupazioni.
Poco dopo, ho conosciuto anche suo marito, Marco. È un uomo molto timido, ma sempre con il sorriso sulle labbra. È molto rispettoso e attento, e vive ogni sacrificio come un dono per la sua famiglia.
Come Marta, anche lui era preoccupato che un qualsiasi imprevisto potesse distruggere, all’improvviso, le loro certezze, ma non avrebbero mai immaginato che la loro scelta di vita li avrebbe salvati da un completo disastro.
Ecco cosa è successo.
“Ciao Giancarlo, sono Marta. Mi è arrivata una lettera per raccomandata dove mi chiedono 465.525,00 Euro. Io e Marco siamo quasi svenuti! Cosa devo fare?”
“Marta, aspetta un attimo. Stai tranquilla. Vieni all’ora di pranzo, così ti posso ascoltare attentamente.”
Marta arriva poco dopo. Onestamente è irriconoscibile: il volto pallido e tanti documenti tra le mani. Mi dà subito una richiesta di danno di € 465.525,00. Leggo il documento e le chiedo cosa fosse successo.
“Lo sai che Marco ha la passione dei funghi. È il suo unico momento di svago. Di solito ad andare sono un gruppetto, tra cui c’è anche il suo carissimo amico Piero. Sono sempre insieme”, mi racconta Marta.
Marco e il suo amico Piero erano nel bosco. Marco e Piero erano nel bosco. Marco ha spostato un ramo che intralciava il percorso, per far passare gli altri.
Quando è toccato a Piero passare, Marco ha inavvertitamente lasciato andare il ramo, che ha colpito Piero all’occhio destro.
Hanno subito messo un fazzoletto sull’occhio e lo hanno portato di corsa all’ospedale.
“Sono stati dei mesi terribili, tra ospedali e specialisti. Noi siamo stati sempre vicini a Piero e sua moglie. Purtroppo alla fine i medici non sono riusciti a salvare il suo occhio. Ormai Piero dall’occhio destro non ci vede più.
Col tempo, Piero e sua moglie sono diventati sempre più distanti. Fino a quando, un giorno, ci è arrivata questa lettera dal loro avvocato con una richiesta di risarcimento.
Onestamente, non capisco. Piero è sempre stato il miglior amico di Marco. Arrivare a questo punto mi sembra impossibile, soprattutto in questo modo così brusco.”
Ascolto attentamente Marta e le rispondo::
“Vedi, non devi stupirti né del modo né della richiesta. L’atteggiamento di Piero deriva probabilmente dal fatto che non sapeva come affrontare la situazione. Ha sentito di aver subito un danno significativo e, con l’aiuto di un avvocato, ha ricostruito i fatti, identificando in Marco il responsabile.
Ricordati sempre che, nel 99% dei casi, le amicizie e gli affetti vanno a farsi benedire quando ci sono in gioco danni di questo genere.
Anzi, succede così anche per danni molto più piccoli. E non ci si può fare nulla. L’unica soluzione è difendersi e, spesso, pagare.”
Marta replica spaventata:
“Giancarlo, ma noi questa cifra non la possediamo neanche nei sogni! E poi non sappiamo neppure come affrontare la questione, come pagare un avvocato. Siamo disperati! Abbiamo visto crollare tutti i nostri sogni, la nostra vita… tutto.”
Capisco la sua agitazione, ma la rassicuro subito.
“Marta, stai calma. Puoi stare serena. Queste eventualità le abbiamo già previste. Ricordi quando facevi battute sui tuoi figli? Mi dicevi che erano bravi, ma che non li avresti mai lasciati da soli perché avrebbero smontato la casa.”
Il suo volto si distende.
“Sì, è vero. E tu mi dicesti che anche io e Marco avremmo potuto fare dei danni. Mi misi a ridere pensando a Marco, così tranquillo e pacato.”
“Ecco Marta, questo è uno di quei casi. Quindi, di tutta la difesa civile ce ne occupiamo noi. E, se dovrai difenderti penalmente, hai anche un budget per pagare qualsiasi avvocato tu voglia scegliere.
Non preoccuparti, Marta, siamo abituati a gestire queste situazioni.
Se il giudice stabilirà che dovete pagare il danno a Piero, ci penseremo noi al risarcimento. La soluzione assicurativa che abbiamo scelto insieme copre abbondantemente queste cifre.
Voglio che tu esca di qui con il sorriso, perché è tutto a posto.
Vai con Marco da Elisabetta per avviare tutte le pratiche. Recupera energia e dedicati ai tuoi figli e alla tua famiglia. Al resto pensiamo noi.
L’unica cosa che non posso fare è farvi recuperare l’amicizia con Piero. Quello dipenderà da voi, ma sono certo che sapere di poter risarcire il danno vi aiuterà a ristabilire un legame.”
“Giancarlo, non so come ringraziarti! Mi hai sollevato completamente. Io e Marco non abbiamo dormito tutta la notte. Dopo quella lettera, ci siamo visti tutta la nostra vita passare davanti agli occhi. Già ci immaginavamo a vivere sotto un ponte. Non riuscivamo neanche a respirare dall’ansia.”
“Ora basta, Marta. Da oggi in poi, queste preoccupazioni sono finite.”
Quel giorno, Marta è uscita serena dal mio ufficio.
Purtroppo, oggi sempre più persone si sentono in dovere di richiedere un risarcimento per qualsiasi danno, non appena se ne presenta l’occasione.
Ti ritrovi costretto a difenderti, anche se non vorresti, anche se ritieni che sia ingiusto. Basta una distrazione, un gesto involontario, una casualità.
È questione di un attimo, e ti arriva a casa una richiesta di risarcimento danni. Da quel momento, la tua vita assume un aspetto completamente diverso.
Considerando i tempi della giustizia italiana, e soprattutto i professionisti che dovranno essere coinvolti, tra avvocati e periti, è facile immaginare quali saranno le conseguenze di una denuncia.
Per anni, tutte le tue energie e i tuoi pensieri saranno focalizzati su questo problema. Ogni volta che riceverai una raccomandata, l’ansia prenderà il sopravvento. La paura di non poter pagare il danno diventerà un pensiero costante.
E non dimentichiamo che chi si trova a dover affrontare una situazione del genere deve sostenere dei costi iniziali rilevanti, deve cercare i professionisti giusti (e non è affatto facile trovarli), deve affrontare un’esperienza del tutto nuova e, soprattutto, deve sborsare parecchi soldi.
E se quei soldi non li ha? Il problema diventa ancora più grande!
Quando poi arriverà la sentenza, e il giudice stabilirà l’entità del risarcimento, non potrà fare altro che accettare la decisione. Altrimenti, inizieranno i pignoramenti su tutto ciò che possiede.
Potrà decidere di ricorrere in appello, fino alla Cassazione, ma i costi sono tali che non oso neanche quantificarli.
E se alla fine la sentenza sarà confermata, il responsabile sarà obbligato non solo a pagare il risarcimento, ma anche le spese di tutti i professionisti coinvolti, sia i propri che quelli della controparte.
E tutta questa storia, in Italia, potrebbe protrarsi per dieci anni.
Cosa può significare tutto questo per la vita di una persona, semplicemente a causa di un banale gesto involontario? Purtroppo, una vera e propria odissea!
La sua vita rimarrà sospesa a un filo per tutto quel tempo. Non riuscirà più a fare nulla. L’ansia e l’incertezza domineranno completamente le sue giornate.
Sì, perché ormai l’incertezza per il futuro è totale, fino a diventare un pensiero costante. Il primo, quando ti alzi al mattino, e l’ultimo, quando appoggi la testa sul cuscino la sera.
Esiste una paura diffusa, indistinta, che spesso non riusciamo nemmeno a identificare chiaramente. Questa paura ci paralizza, ci blocca, mentre speriamo che almeno la serenità quotidiana non venga compromessa.
Marta e Marco, invece, hanno lasciato alle spalle una vita fatta di ansie e preoccupazioni.